lunedì 22 agosto 2016

Cracovia, il Santuario della Divina Misericordia


 

 
Il 17 agosto 2002, durante la consacrazione del Santuario della Divina Misericordia di Cracovia Lagiewniki, Giovanni Paolo II affidò il mondo alla Misericordia di Dio e incaricò la Chiesa di far avvicinare al mondo il mistero della Divina Misericordia con queste parole: "Perciò oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell'amore misericordioso di Dio, qui proclamato mediante Santa Faustina, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia i cuori di speranza. Tale messaggio si diffonda da questo luogo nell'intera nostra amata Patria e nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù: da qui deve uscire "la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta".

Apostolo della Divina Misericordia: Giovanni Paolo II


 
Giovanni Paolo II fu chiamato con questo appellativo per la prima volta da Papa Benedetto XVI il 30 marzo 2008, durante il Regina Coeli. In quell'occasione, egli osservò giustamente che l'intera vita e l'insegnamento di Giovanni Paolo II si erano concentrati sul mistero della Divina Misericordia. La missione di quel Papa, venuto "da un paese lontano", era "a servizio della verità su Dio e sull'uomo e della pace nel mondo". Benedetto XVI notò anche la singolare coincidenza, che quando Giovanni Paolo II "chiuse gli occhi in questo mondo, era proprio la vigilia della Domenica in Albis, ossia la Domenica della Divina Misericordia". 

La Croce, segno della Misericordia


La Croce è il segno più eloquente della misericordia di Dio! Essa ci attesta che la misura dell'amore di Dio nei confronti dell'umanità è amare senza misura! Nella croce possiamo toccare la misericordia di Dio e lasciarci toccare dalla sua stessa misericordia.

"Gesù, lo guarda con misericordia e gli risponde: "Oggi con mesarai nel paradiso". (Lc 23, 32.39-43)

lunedì 8 agosto 2016

Beato Piergiorgio Frassati GMG 2016

 
 Il giovane Piergiorgio diceva: "Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri". Egli aveva capito che cosa volesse dire avere un cuore misericordioso, sensibile ai più bisognosi. A loro dava molto più che cose materiali; dava sé stesso, spendeva tempo, parole, capacità di ascolto. Serviva i poveri con grande discrezione, non mettendosi mai in mostra. Viveva realmente il Vangelo che dice: "Mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perchè la tua elemosina resti nel segreto" (Mt 6,3-4). Un giorno prima della sua morte, gravemente ammalato, dava disposizioni su come aiutare i suoi amici disagiati. Ai suoi funerali, i famigliari e gli amici rimasero sbalorditi per la presenza di tanti poveri a loro sconosciuti, che erano stati seguiti dal giovane Piergiorgio. Papa Francesco ha nominato co-patrono della Gmg di Cracovia questo giovane beato, affinchè i giovani di tutto il mondo si sentano vicini a questo possibile modello di santità.