giovedì 13 ottobre 2016

Misericordia e cuore


 

La Misericordia vive in noi, è il Dio che Agostino chiamava "più intimo a me di me stesso", abita nel nostro cuore, solo che a volte noi non lo vediamo perchè non ascoltiamo la Sua voce: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me". (Ap 3,20) Senza Misericordia la vita va sprecata. Quando invece, per fede, apriamo a Gesù il nostro cuore, tutti i giorni, più volte al giorno, la nostra vita non si stanca, i nostri minuti non sembrano più tutti uguali. Gesù spazza via la tristezza dei senza fede, in Lui ritroviamo subito le forze per riprendere il cammino. E ci sorprenderemo ogni volta di come la Misericordia di Dio supera ogni nostra paura e ci dona di gustare sempre il meglio preparato per noi.

giovedì 6 ottobre 2016

Misericordia come consolazione


 

Le parole che Gesù pronuncia durante la sua Passione trovano il loro culmine nel perdono. Gesù perdona: "Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno" (Lc. 23,34). Non sono soltanto parole, perchè diventano un atto concreto nel perdono offerto al "buon ladrone", che era accanto a Lui. San Luca racconta di due malfattori crocifissi con Gesù, i quali si rivolgono a Lui con atteggiamenti opposti. Il primo lo insulta, come lo insultava tutta la gente, come fanno i capi del popolo, ma questo uomo spinto dalla disperazione dice: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". Questo grido testimonia l'angoscia dell'uomo difronte al mistero della morte e la tragica consapevolezza che solo Dio può essere la risposta liberatrice. L'altro è il cosidetto "buon ladrone". Le sue parole sono un meraviglioso modello di pentimento, una catechesi concentrata per imparare a chiedere perdono a Gesù. Gesù è davvero il volto della misericordia del Padre. E il buon ladrone lo ha chiamato per nome: "Gesù". E' un'invocazione breve e semplice e tutti possiamo farla durante la giornata.