giovedì 28 aprile 2016

L'Indulgenza nella Bolla di Indizione del Giubileo

L'indulgenza del Padre si attua attraverso la sua Sposa, la Chiesa, e ci libera da ogni conseguenza. Il Papa usa il termine comune di misericordia, non come remissione della pena. Gesù offre la sua sofferenza come riparazione e in seguito, questa sofferenza viene detta Vicaria, ovvero offerta al posto degli altri. Di qui l'importanza di modelli comunicativi diversi. La riparazione è accogliere la Misericordia di Dio e le esperienze del Risorto. Aiutare la debolezza di alcuni, con la santità di altri e la memoria dei Santi. Nonostante questi chiari messaggi, il termine indulgenza, in alcuni documenti ecclesiali ritorna nelle pratiche comuni. Di fronte a questa situazione, alcuni hanno reagito con disagio, avvertendo un'incongruenza con i modelli precedenti e hanno criticato il Papa. Altri hanno ripetuto la dottrina tradizionale senza rilevare le incongruenze; altri stanno preparando nuovi modelli per trovare parole giuste per disgelare il senso che è ricevere un dono per annunciare e donare. La formula che molti hanno ripreso dal Catechismo della Chiesa Cattolica, è presentare l'indulgenza come un condono temporale del peccato già rimesso. L'avvenuta riconciliazione con Dio, non esclude la permanenza di conseguenze del peccato da cui purificarsi (l'indulgenza). Questa argomentazione è contradditoria . Da chi inflitte le pene, se Dio è misericordioso? Perchè il primo perdono, si limita alla colpa e alla pena eterna? Sant'Anselmo, che aveva studiato Diritto a Padova e conosceva il Diritto Romano e Germanico, considera la soddisfazione, con cui Gesù avrebbe compensato il Padre, secondo il rigore della giustizia. Dio non poteva perdonare senza un' adeguata soddisfazione. Questa teoria capovolgeva la dinamica della salvezza, perchè condizionava il perdono alla soddisfazione offerta da Gesù sulla Croce. Gesù  ci ha amato tanto, da morire in croce per vivere la sua missione di farci conoscere il Padre. Papa Francesco non parla di pena, ma di impronta negativa del peccato. Dal piano giuridico al piano vitale. Per questo bisogna accogliere la misericordia ed esercitarla con chi opera il male.

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